giovedì 24 gennaio 2013

26/1: L'Anarchismo: un'idea viva nella storia di Roma

 
L'ANARCHISMO: UN'IDEA VIVA NELLA STORIA DI ROMA
ne discutiamo sabato 26 gennaio 2013 h. 16:00 allo Spazio Anarchico "29 Luglio"
v. Rocco da Cesinale, 18 (Metro Garbatella)
con
Pasquale Grella, Roberto Carocci, Valerio Gentili
organizza: Circolo "Carlo Cafiero" Fai-Roma

venerdì 28 dicembre 2012

P J Proudhon, Critica della proprietà e dello Stato

Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato,
diretto, legiferato, regolamentato, incasellato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, a ogni azione, a ogni transazione, a ogni movimento,
quotato, riformato, raddrizzato, corretto...

Proudhon, noto per alcune espressioni icastiche come «la proprietà è un furto», è stato il primo pensatore sociale a definirsi anarchico. La sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta la nascita storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società. Questa scelta antologica, articolata per temi, propone alcuni brani essenziali ripresi da una produzione teorica vastissima e talvolta contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti, di stimolo alla riflessione attuale: il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale.
A cura di Giampietro BERTI
 
Indice
Introduzione / Nota bio-bibliografica / capitolo primo Critica della proprietà / capitolo secondo Critica dello Stato / capitolo terzo Critica del comunismo / capitolo quarto La giustizia come equilibrio / capitolo quinto Autorità e libertà / capitolo sesto L'associazione degli uguali / capitolo settimo Il nuovo contratto sociale / capitolo ottavo Il federalismo
l'autore:
Pierre-Joseph Proudhon (Besançon, 1809 - Passy, 1865), interlocutore/antagonista di Marx, polemista instancabile ed erudito autodidatta, è autore di scritti fondamentali per il pensiero politico contemporaneo come Che cos'è la proprietà?

domenica 23 dicembre 2012

Fucina 62: orari d'apertura

 
FUCINA 62
una fucina dentro e contro la metropoli
orari d'apertura:
mar: 17-21
mer: 11-13 | 17-21
gio:17-21
ven: 17-21
via E. Giovenale, 62 (Pigneto)

giovedì 20 dicembre 2012

Tecnologia DIY e rivoluzione (Le unglie della talpa)

Gli smanettoni del fai-da-te informatico lo sapevano da un pezzo: con un barattolo di latta, qualche filo elettrico, un manico di scopa, un minimo di ferramenta e un vecchio telefonino, meglio se di quelli con l'antenna esterna, si può potenziare enormemente la propria rete senza fili o realizzarne una privata con amici che abitano a chilometri di distanza. Tempo minimo, materiale a costo zero, divertimento garantito, efficacia enorme.
I ficcanaso del Dipartimento Americano per la Sicurezza Interna sono sicuri che smanettoni egiziani hanno realizzato artigianali ponti radio con semplici attrezzature fai-da-te di questo genere. In fondo non ci vuole nulla a moltiplicare per dieci la portata di un telefonino e agganciarsi alla rete cellulare di un altro paese, se nel proprio qualcuno stacca la spina alle comunicazioni. È comunque certo che in piazza Tahrir dei giovani abbiano installato una o più reti wireless con computer portatili usando poi le antenne direzionali taroccate per una rete più vasta.

Qualcuno potrebbe obbiettare agli spioni: non fate i furbi, la rete l'avete installata voi per attizzare le vostre maledette rivoluzioni colorate. Figuriamoci. Certamente gli smanettoni egiziani (e libici, e siriani, e sauditi, e coreani, e cinesi, e perché no, americani) giocavano con questi aggeggi molto prima che gli spioni si svegliassero con parabole, satelliti e tecnologie da fantascienza. Nelle ambasciate e negli uffici che contano non si erano accorti che un terremoto stava arrivando. Forse neanche gli smanettoni se lo aspettavano, ma sicuramente il terremoto si aspettava gli smanettoni. E li ha trovati già pronti.

L'antenna direzionale, oltre a potenziare la trasmissione, invia i dati in uno stretto fascio di onde, cosa che la rende quasi invulnerabile alle intercettazioni. Due parabole di cartone e stagnola ben allineate possono dar luogo a una rete wi-fi con operatori a 100 km di distanza a una velocità ragionevole anche per i video. E comunque non sarebbe il solo modo per aggirare il blocco antirivolta delle comunicazioni. Effettivamente in Egitto sono stati utilizzati ponti radio amatoriali in modulazione di frequenza (ham-radio). Il mezzo è tradizionale per la parte radio, che è analogica, ma un modem trasforma il segnale, per cui è possibile inviare e ricevere file digitali. In questo caso il segnale è facilmente intercettabile, ma l'esiguità delle attrezzature permette una mobilità totale che impedisce l'individuazione dell'operatore. Sicuramente si è fatto ricorso anche ai telefoni satellitari, che sono costosi, ma fanno parte di sistemi che un governo non può bloccare su due piedi.

Andate su Internet e digitate sul motore di ricerca qualche parola chiave del tipo: "antenna direzionale fai-da-te". Da un link all'altro navigherete in un mondo di bricoleurs dell'etere e delle reti, connesso a quello degli hackers, dei semplici cacciatori di sensazioni e di coloro che hanno seri problemi di comunicazione. Poniamo che una parte sia composta da spioni e fomentatori di rivoluzioni colorate che lavorano per Santa Democrazia. E allora? I media hanno riportato il caso di un forno a microonde taroccato per modulare la frequenza e trasmettere dati ad alta velocità. La cosa sembra plausibile. L'innocente elettrodomestico è figlio del radar, un apparecchio inventato durante la guerra per la guerra. Il suo nuovo utilizzo ci fa venire in mente Engels e la dialettica del cannone e della corazza: non c'è mai fine alla rincorsa interattiva fra i mezzi offensivi e quelli difensivi
 
da "n+1", n. 29, aprile 2011.

lunedì 17 dicembre 2012

Grecia: fascismo e antifascismo

 
La crisi economica sta divorando il popolo greco.
AlbaDorata si mostra nella sua essenza di poliziotto
dello Stato, amica dei birri e fautrice di violenze contro
gli immigrati e i compagni e di divisione tra il proletariato
greco e quello immigrato. Qualcuno reagisce.
 
CONTRO LO SQUADRISMO FASCISTA
SOLIDARIETA' E AZIONE