Essere governato significa essere
guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato,
incasellato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato,
censurato, comandato da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la
scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, a ogni azione, a ogni
transazione, a ogni movimento, quotato, riformato, raddrizzato,
corretto...
Proudhon, noto per alcune espressioni
icastiche come «la proprietà è un furto», è stato il primo pensatore sociale a
definirsi anarchico. La sua opera, un peculiare intreccio di riflessione
iconoclastica e vis polemica, attesta la nascita storica di una visione
coerentemente libertaria dell'individuo e della società. Questa scelta
antologica, articolata per temi, propone alcuni brani essenziali ripresi da una
produzione teorica vastissima e talvolta contraddittoria. Ne viene fuori una
lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi
forti, di stimolo alla riflessione attuale: il federalismo, l'autogestione, la
dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e
progettuale.
A cura di Giampietro BERTI
Indice Introduzione / Nota bio-bibliografica /
capitolo primo Critica della proprietà /
capitolo secondo Critica dello Stato /
capitolo terzo Critica del comunismo /
capitolo quarto La giustizia come equilibrio /
capitolo quinto Autorità e libertà /
capitolo sesto L'associazione degli uguali /
capitolo settimo Il nuovo contratto sociale /
capitolo ottavo Il
federalismo
|
Pierre-Joseph Proudhon (Besançon,
1809 - Passy, 1865), interlocutore/antagonista di Marx, polemista instancabile
ed erudito autodidatta, è autore di scritti fondamentali per il pensiero
politico contemporaneo come Che cos'è la
proprietà?
|
Nessun commento:
Posta un commento